San Marino: BCSM, Asset, Droghini e i conti drogati

Dalla certificazione di Bilancio comune tra BCSM, Commerciale e Asset fino alle resistenze in giudizio a scapito della cittadinanza e incurante del danno procurato a persona fisica ecco un altro interprete dell’essere bancario nella RSM

di Rocco Luglio

Sempre relativamente alle responsabilità dei singoli in quanto oggi fa tremare la Repubblica di San Marino, ovverossia le azioni di chi operò in Banca Commerciale Sammarinese ai danni non solo di clienti, ma di tutto il Paese, che oggi ne paga le conseguenza, visto il carico da 12 che si porta dietro.

Già perché la vicenda in questione, quella che a San Marino censurarono ed eliminarono dal web (vedi screenshot) ma che comunque è leggibile a questo link

CLAMOROSO FALSO A SAN MARINO?

Pagine CENSURATE-2

coinvolge direttamente BCSM, Commissari liquidatori ed Asset Banca che l’assorbì e pur sapendo quanto avesse in pancia non solo non denunciò le malefatte ma nominò quale proprio Direttore Generale  proprio colui che in BCS era tra i maggiori responsabile di quanto al caso ora all’attenzione della Direzione Generale della Cooperazione Europea.

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Il soggetto in questione si chiamava Paolo Droghini che per la verità parrebbe deceduto proprio nell’Agosto 2018 quando la vicenda in questione ha assunto proporzioni epiche grazie anche alle sue dirette responsabilità. Purtroppo nessuno di questa redazione è però riuscito a trovare conferma del decesso salvo un post su pagina Facebook da parte di un noto avvocato di Rimini (penalista… ohibò!).

Anche a dirette richieste alle Autorità italiane non è seguita risposta di conferma del decesso dello stesso.

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Paolo Droghini

Qualcuno sostiene che sia prassi da parte degli istituti bancari che chi pescato con le mani nella marmellata o comunque responsabile del furto della stessa, sia previsto non tanto il licenziamento quanto una più utile promozione (con tanto di “memorandum” del proprio operato e possibilità di denuncia) onde consentire di trovare capro espiatorio e una firma per innumerevoli documenti scomodi da lì in poi. E da ciò a una successiva buonuscita “altrove” onde evitare scomode testimonianze eventuali il passo sarebbe breve. Per la verità la dinamica e le verità sepolte con il presunto ex Direttore porterebbero anche in altra direzione decisamente più noir, ma speriamo di non dover avere conferme, sarebbero conferma di altro, molto peggio…

Il Paolo Droghini, comunque, era colui che quando gli fu rappresentata l’impossibilità che una cliente avesse fatto un investimento in Hedge Fund e che era stata truffato da funzionari che sì comprarono titoli hedge fund con i suoi soldi, ma senza alcuna autorizzazione, tra l’altro “perdendoseli” tutti dopo averli fatti passare RIPETO SENZA LA MINIMA AUTORIZZAZIONE tra Lussemburgo, Gibilterra e Isole Vergini, era colui che da Responsabile Finanza di Banca Commerciale Sammarinese aveva firmato i trasferimenti.

E la Vigilanza, oltre a tutti gli altri, relativamente all’Antiriciclaggio nel frattempo sonnecchiavano… o fingevano di.

Quando poi fu scoperta la malversazione che vedeva detti acquisti illegittimi di titoli senza alcuna firma valida a supporto salvo quella del Droghini, si scoprì che il Droghini era comunque anche colui che firmò le autorizzazioni agli spostamenti illeciti del denaro che da decreto del Giudice Morsiani parrebbero essere state attuate dal Direttore di Filiale Giovanni Crosara e dal procacciatore Massimo Rughi.

E qui viene il bello. Quando la cliente richiese copia degli estratti conto per verificare cosa stesse succedendo il Droghini nel frattempo era stato nominato vice Direttore Generale proprio di BCS, nonostante le evidenti proprie ed altrui responsabilità e la scoperta del “giochino” da lì a poco, tergiversò nella maniera ignobile in foto sotto, di fronte all’accusa di ammanco di più di un milione di euro da conto di correntista (obbligata come conditio sine qua non ad aprire conto in BCS per concludere transazione immobiliare con Società di Diritto sammarinese il cui Responsabile Amministrativo allora era proprio il procacciatore Massimo Rughi di cui sopra) .

Ovvero il Vice Direttore non rispose “indaghiamo” “Oddio cos’è successo!” ma, in buona sostanza,  ci dia 200 euro per avere i suoi estratti conto che dimostrano come abbiamo distratto dal suo c/c più di un milione senza autorizzazione a farlo, ci abbiamo acceso un paio di fidi sopra in modo che lei non si accorgesse degli ammanchi e ora neghiamo nonostante TUTTE le prove siano contro di noi.

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Da notare ora le date delle mail (in foto sotto) relative alla consegna dei documenti che con la scusa dei 200 euro si o no (versati tra l’altro da Avvocato del Foro di Roma e testimoniabile in ogni sede) hanno portato la cliente ad aver accesso alle proprie informazioni solo a quattro mesi dopo la richiesta.

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Quindi va da sé che la cliente abbia  denunciato il tutto con Esposto Ufficiale a Banca Centrale (tra l’altro scrivendo prima alla Vigilanza una “lettera informale” in cui sostanzialmente si avvisava del vulnus, cui però BCSM rispose con richiesta esplicita di Esposto appunto).

A questo punto a prescindere dalle conclamate menzogne dell’allora Capo della Vigilanza e di quant’altri al timone di Banca Centrale ( che come avete capito anche nell’intervista di ieri è palese sapessero TUTTO

https://segretidibanca.wordpress.com/2019/12/31/san-marino-banca-centrale-benvenuto-e-il-nuovo-anno/),

accade che BCS venga liquidata a seguito delle note vicende legate al Processo Mazzini e sia ceduta per un euro ad Asset che la prende con tutto il “ripieno”.

Ed è lì che si compie il secondo fatale passo verso il caos attuale, quando chi acquisisce tale pendenza non solo non la denuncia (e di violazioni ce n’erano a iosa) ma ne continua la temeraria resistenza in giudizio (probabilmente nella speranza di creare, da frutto di reato noto, un po’ di credito d’imposta per se stessa. Credito lo doveva ricevere, ma per impostura direi.) addirittura servendosi dello stesso Studio Legale (Avv Matteo Mularoni, prima con gli italiani Nuzzo e Bussoletti) nonostante essi non possano non sapere dall’inzio appunto della temerarietà della resistenza in giudizio in atto. 

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E in tutto questo il Paolo Droghini diventa Direttore Generale di Asset Banca (che nel frattempo aveva avuto Presidente e DG  accusati di associazione a delinquere – e successivamente condannati per “gruppo criminale” dal Tribunale di Forlì ).

Da notare come in memoria difensiva il Droghini abbia mentito spudoratamente e ripetutamente dichiarando di aver agito in base a delega risultata poi inesistente come confermato dal Commissario di BCSM del Cherubini in relazione presentata al Commissario della Legge Morsiani.

Pare condivisibile che, vista la stessa dichiarazione da parte della Banca e dei suoi legali, nonostante in possesso di ogni prova contraria, possa essere strategia pianificata dal legale che poi prese sotto la sua “cappella” oltre che a BCS anche i singoli imputati.

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Ecco quindi che, dopo la chiusura dell’altro “merdaio” ad azionariato italiano (Europa Trust di Firenze e Benefid di Biella che hanno la quasi totalità delle azioni Asset Banca) e dopo che la questione è assurta a “pericolo” per la sopravvivenza del sistema San Marino ( https://www.imolaoggi.it/2019/10/26/san-marino-il-sistema-for-dummies/ ), sono partiti i fuochi d’artificio, e…

pum!, muore il Giudice Ferroni incaricato di mettere ordine nel bailamme di un Tribunale ove si trova di tutto fuorché giustizia.

E poi pum! muore il Droghini di cui sopra che da solo connetteva 15 anni di malaffare organizzato essendo trait d’union tra Conto Mazzini e Re Nero..

E poi pum Banca Centrale falsifica il proprio Bollettino Ufficiale…

e poi pum! l’avvocatura si trova in mano la più puzzolente cacca degli ultimi 50 anni dove si dimostrano anche possibii manipolazioni di Bilancio da parte di BCSM e conseguenti Bilanci dello Stato “equivoci” e quindi

pum! che cade il Governo…

 

A questo punto, la domanda è:

ma se il deceduto/fuito Droghini o il suo Direttore Generale Benvenuto (ma non troppo) appena subentrato a tal Innocentini (molto Colpevolino, da mò) avessero fatto l’unica cosa da fare in quei casi, prendere atto della truffa dei propri dipendenti o del fatto di essere stati scoperti a giocare con i soldi altrui avessero chiuso la faccenda secondo logiche transattive o giuridiche o almeno assicurative, allora secondo voi non sarebbe costata di meno alla Repubblica di San Marino di quanto gli costa oggi, comunque finisca?

Io credo che se il Popolo sammarinese facesse una mano di conti sul costo di questa vicenda a tutti i livelli (economico//credibilità finanziaria/immagine/rapporti internazionali etc…) avrebbe davvero una lunga lista di soggetti a cui chiedere conto e quattrini di quanto a questi ultimi tempi… Partirei dalla Svizzera (così, tanto da qualche parte si dovrà pur incominciare. E poi di soldoni ai sammariesi ne ha portati via il furbino in combutta col suo “padrino” speculino). Nel caso serva qui di seguito anche qualche EVIDENZA di responsabilità del l’ex Banca Mondiale.

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Wafik Grais

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Provi a dirvi che non ne sapeva nulla!

Chiarito questo prima degli auguri di rito annuncio che nella prossima puntata magari parliamo di chi non indaga pur essendo stipendiato per farlo e lo fa in maniera così palese da venire addirittura condannata in CEDU dove ancora non sanno quanto alla volpina che si aggira in Tribunale (…e ai suoi protettori…).

Volpinaua

Auguroni per la Befana!

San Marino: BCSM, Asset, Droghini e i conti drogati

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