Le responsabilità di BCSM e il silenzio della RSM

PARE CHE IN RSM NON ESISTA LIMITE AL PEGGIO E CHE TANTI IN CARICHE ISTITUZIONALI IGNORINO COME IL SILENZIO, MA SOPRATTUTTO LE MENZOGNE, IN CERTE SITUAZIONI SPESSO PIÙ CHE PAGARE PORTANO A PAGARLA CARA.

di redazione

Visto quanto alla relazione della Commissione Consiliare d’inchiesta, considerato che la RSM di fatto è in CEDU per violazione all’Art 1 su diritto di proprietà per evidenti responsabilità di Banca Centrale, tenuto conto di quanto provocato dalla stessa Banca Centrale con la LCA di Asset e la falsificazione del Bollettino Ufficiale nella parte ad essa riservata ed in merito alla presentazione del deposito dello Stato Passivo di quest’ultima (che come tutti sanno conteneva Banca Commerciale Sammarinese e tutto il marcio che la farcisce da decenni). Viste le denunce della stessa BCSM o della sua Presidente ai danni di chiunque osasse mettere in dubbio le attività dell’Ente di Vigilanza del Siatema Bancario sammarinese, a quanto pare mentendo spudoratamente nella descrizione degli avvenimenti (su rapporti con Servizi Segreti, sulle verità scritte da Davidson, dall’Informazione SM, quanto reclamato da Indipendenza sammarinese e chissà quanto ancora). Considerati i simpatici siparietti ufficiali ai link in fondo all’articolo che alla luce dei fatti, non solo paiono farsa bella è buona ma, addirittura, si potrebbero vedere quali depistaggio e occultamento di verità oltre che favoreggiamento di ricettazione di denaro di cittadini UE da parte dello Stato, alla fine ci si domanda basiti:

– come mai in RSM nessuno ha ancora agito di conseguenza nei confronti di Banca Centrale?

– Come mai a distanza di mesi dalla Relazione della Commissione NESSUNO ha convocato il Consiglio direttivo di BCSM a rispondere di quanto di sua competenza o incompetenza (a seconda dei casi)?

– Come mai la stessa Commissione d’Inchiesta si è “dimenticata” la faccenda dei Bilanci certificati contemporanneamente per BCSM e controllate? E perché la stessa Commissione non ha fatto un fiato sul Bollettino Maggio 2018 falsificato in maniera marchiana e, a nostro avviso, stupida ed infantile?

– Come mai la Commissione Mista italosammarinese (che tra i protagonisti vedeva il Sottosegretario italiano Scalfarotto – sparito dai radar da tempo, come del resto la Presidente di BCSM – oltre che molti sammarinesi eccellenti, tutti informati e documentati comprovatamente delle “brutture” in corso da anni) non solo non ha ancora fatto un fiato ma addirittura quanto alle attività della stessa e ai relativi incontri pare essere in buona parte sparita dal web?

E il Segretario di Stato alle Finanze Gatti dov’è? Perché non fiata?

E quello agli Affari Esteri, Beccari, che ha più volte garantito attenzione ad Ambasciatori, avvocati e addirittura Ministri italiani, cosa sta facendo per risolvere il problema che ha trascinato anche tanta parte italiana nel caos prodotto in RSM con, oltre alle “vigilanze invigilanti” di BCSM, le censure dell’informazione e le balle finanziarie a quanto pare sparse a profusione anche in richiesta di “prestiti” esteri per salvare l’ormai insalvabile?

E i Capitani Reggenti? Informati praticamente tutti, ogni sei mesi, su tutto? Cosa fanno per evitare che lo scempio continui? Muti come pesci in barile? Complimenti!

Già perché in tutto questo silenzio non sarebbe strano visti i comportamenti che molti dei sopracitati vengano prima o poi inondati da richieste di risarcimento “ad personam” viste le evidenti responsabilità che parrebbero anche penali e di molto gravi.

Nel frattempo, visto il mutismo regnante, pare che i ricorsi in CEDU si stiano accumulando contro San Marino e non solo, poiché è certo che a causa di una delle criticità contenute nei dossier tra i due Paesi e mai affrontata NONOSTANTE comprendesse da anni quanto ora noto attraverso la relazione della Commissione Consiliare d’Inchiesta, stiano partendo azioni in sede europea anche contro lo Stato italiano, viste le evidenti responsabilità di propri concittadini nel dissesto (che operassero in BCSM o in Tribunale poco importa, visto che pare ovunque tutto si muovesse per ordini “esterni”) e quelle accumulate dallo Stato stesso in tema di omissioni, occultamento di informazioni di rilevanza finanziaria internazionale, inattività della Magistratura e delle Prefetture e tanto altro, direttamente legato alle attività della RSM, a partire dai Trattati internazionali e dalla Convenzione Monetaria e dall’attività di Bankitalia in merito..

Ecco un po’ di BCSM Show quando in tanti facevano finata che tutto andasse bene…

Rideamus igitur!

https://www.sanmarinortv.sm/news/economia-c5/bcsm-tomasetti-difende-scelte-e-risultati-abbiamo-tolto-san-marino-dall-isolamento-in-un-lavoro-di-squadra-a207977

https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/bcsm-senza-riscontro-voci-di-presunte-inadempienze-del-sistema-bancario-e-di-banca-centrale-a202783

https://www.sanmarinortv.sm/news/politica-c2/consiglio-dibattito-costruttivo-su-relazione-bcsm-bilancio-2019-in-utile-per-via-del-voltone-a196920

https://www.sanmarinortv.sm/news/economia-c5/bcsm-pubblica-la-lista-dei-grandi-debitori-a175039

Le responsabilità di BCSM e il silenzio della RSM

Le responsabilità del Tribunale Unico su quanto ha portato la RSM in CEDU per “furto, ricettazione… e abuso processuale”

COME SI POSSA FINIRE DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA PER VIOLAZIONE ALL’ARTICOLO 1, CONSIDERATO QUANTO NOTO A TUTTI COLORO CHE, RAPPRESENTANTI DELLA MAGISTRATURA LOCALE, LO POTEVANO EVITARE. SENZA CONTARE QUANTO PROPRIO ALL’ABUSO PROCESSUALE CONTESTATO SEMPRE ALLA RSM NELLO STESSO PROCEDIMENTO E CHE COINVOLGE L’ATTIVITÀ DEL TRIBUNALE IN MODO DIRETTO.

di redazione

Giusto per chiarire qualche ulteriore possibile responsabilità in quanto in atto e relativo alla pendenza di giudizio per la RSM in CEDU che, con buona probabilità, costituirà un “precedente” scomodo per chi ha di fatto consentito che quanto denunciato anche dalle Autorità italiane in Procura a Roma e Rimini accadesse, oltre che per la Repubblica in generale, viste le possibili reazioni a catena dopo una eventuale sentenza di condanna.

Va notato come l’iter del caso che ha portato a quanto sottodescritto di fatto rappresenti, in scala ridotta, il modus operandi tenuto da chi al potere nell’enclave (da almeno 12 anni e a prescindere dallo schieramento politico di maggioranza).

Si chiede infatti alla popolazione sammarinese e alla politica locale (sic), se è normale che al Tribunale Unico sia ancora presente un Commissario della Legge che, di fatto, non indagò sui fatti ora oggetto di giudizio CEDU. Non solo, accusò la vittima di quanto denunciato davanti a due legali (uno sammarinese ed uno italiano) di non aver fatto attenzione ai suoi soldi (depositati in banca!!!) dicendole che avrebbe dovuto essere più accorta (ripetiamo: soldi versati da Società sammarinese per l’acquisto di un immobile in Rimini che BCS di fatto ha consentito venissero usati da suoi operartori e funzionari per tentare il colpo grosso attraverso acquisto di Hedge Fund fuori dal controllo CONSOB).

Ma non basta, dopo che lo stesso Magistrato (Antonella Volpinari) è stato dimostrato che non avesse neppure chiesto alla banca coinvolta (BCS) di esibire il documento che la stessa e i suoi dirigenti dichiaravano di avere a loro discolpa, poi di fatto dimostratosi però inesistente, non è mai stato avviato alcun provvedimento in merito nonostante tutti i dirigenti ne fossero al corrente.

Ovvero, un Magistrato la cui indagine preliminare, che già durò tempi biblici, il quale si prende nel muso una riapertura del caso dallo stesso archiviato, con motivazioni della portata di quelle contenute nelle parole del Giudice d’Appello testualmente sottoriportate, come ha fatto a essere confermato e riconfermato da ben tre Dirigenti del Tribunale, tutti e tre perfettamente al corrente dell’accaduto (a due dei quali riportato addirittura da Autorità italiane) e tenuto conto poi di quanto emerso in ogni sede compresa la relazione della Commissione Consiliare d’Inchiesta?

GIUDICE D’APPELLO:
Considerato che:
• le indagini compiute nell’arco di tempo superiore ai due anni non hanno riguardato i vertici dell’istituto bancario presso il quale era stato aperto il conto corrente, né il comportamento delle persone che hanno consentito al prevenuto di operare senza titolo e senza il consenso dell’intestatario del conto, né la natura dei rapporti tra costoro e il prevenuto, anche sul presupposto non privo di rilievo etae l’apparente delegato ad operare sul conto della OMISSIS era la stessa persona che rappresentava la società acquirente dell’immobile (AM.CO.
s.r.l.);
neppure sono state compiute doverose indagini sulla natura delle attività poste in essere dalla societa in questione, sul giro di affari compiuti e sulle somme in entrata e in uscita dai coiati correnti alla medesima riferlbili, nonché sui rapporti tra tale società e la Banca commerciale sammarinese;
Ritenuto che:
• il provvedimento impugnato contiene una motivazlone gravemente contraddittoria, da un lato, dando per provato che il comportamento del (solo) Rughi sia stato abusivo, d’altro lato, sostenendo che lo stesso sia dovuto a colpa;
laddove, invece, si dovesse stabilire, come sembra probabile dalle indagini sinora compiute, che non solo la delega al Rughi era del tutto irregolare e comunque non prevedeva il compimento di investimenti ad alto rischio, ma che la stessa è stata carpita con l’inganno financo risalente al momento in cui ò stata posta come condìzione alla vendita dell’immobile l’accreditamento del prezzo in un conto corrente della Banca commerciale sarnmarinese —, a differenza di quanto opinato dal Giudice inquirente, risulterebbe sussistente sia il profitto derivante dalla condotta, consistente nella disponibilità del denaro della vittima in capo al Rughi e ai suoi sodali, sia il dolo, essendo la condotta orientata a raggiungere il risultato della conseguita disponibilità, a nulla rilevando che l’allegato insuccesso dell’investimento possa essere dovuto ad avventatezza o imperizia;
data la gravità di quanto denunciato e successivamente emerso non si possa prescindere dall”approfondire i profili sopra indicati, anche sottoponendo la documentazione bancaria acquisita ad esame dell’organo di vigilanza del settore bancario e disponendo accertamenti sui rapporti tra il Rughi, i dirigenti dell’epoca dell’istituto bancario in questione, nonché le persone indicate nella querela (Giovanni Crosara e Paolo Droghini), oltre che sull’operatività della società AM.CO s.r1.;
quanto alla intervenuta prescrizione, il relativo conteggio può essere effettuato solo una volta compiute le doverose indagini, potendo dalle stesse emergere reati ben più gravi di quello denunciato (es. associazione per delinquere, riciclaggio) o potendo lo stesso assumere una diversa qualificazione giuridica, con diversa data di decorrenza della prescrizione (es. appropriazione indebita, con decorrenza dal momento del rifiuto di restituzione);

Si tenga presente che poi, quanto sopra, dal Dirigente di turno fu poi affidato ad Archiviator Morsiani che in più di due anni, delle indagini doverose richieste dal Giudice delle appellazioni pare non ne abbia fatta mezza (o se l’ha fatta non ha comunicato gli esiti reali viste le documentazioni invece legate al caso).

Anzi nel momento in cui il Commissario della Legge si è trovato tra i piedi i documenti ufficiali che comprovavano le ragioni della vittima del furto e le responsabilità diffuse in Banca Commerciale e di rimbalzo in Asset banca, che nel frattempo dopo aver assorbito BCS “su invito” di Banca Centrale, nominava proprio Direttore Generale uno dei responsabili di quanto ai reati contestati, non ha aggiunto una riga al fascicolo, lasciato decantare per un anno fino al momento in cui ha rischiato l’avocazione dello stesso al Dirigente.
Quindi, a quel punto, anch’egli ha poi archiviato in tutta fretta, scordando però di controllare TUTTI i più gravi capi d’imputazione rappresentatilgli dal Giudice d’appello, nonché senza accorgersi che gli stessi avrebbero dovuto essere perseguiti, onde evitare il peggio, vistane l’evidenza conclamata.

Nè, pur essendo evidentissime, il Morsiani notò le responsabilità della vigilanza di BCSM che non venne citata allora in alcun passaggio di quella “bestialità” giuridica che in RSM fu chiamata archiviazione per prescrizione, nonostante evidenze palesi di mancata vigilanza, mancato intervento considerato l’accaduto nonché di aver risposto il falso ad Esposto Ufficiale.

Ecco, quanto sopradescritto ed ora oggetto di problemi per la RSM tutta, è stato consentito NONOSTANTE al Tribunale Unico i tre ultimi Dirigenti, Pierfelici, Guzzetta e Canzio (Visto che Ferroni purtroppo non ha avuto il tempo di mettere becco sulla questione che il SdS Renzi disse di avergli affidato, così come disse di aver fatto con Guzzetta che, invece, negò di aver ricevuto alcunché addirittura di fronte all’Ambasciatore Vicario della Repubblica italiana, due legali sammarinesi e un testimone – il nostro collaboratore Stefano Davidson -), fossero al corrente di criticità, sopruso e urgenza.

Ed ora, anche questo probabilmente sarà, tra brevissimo, argomento di valutazione in Corte Europea, considerato a quanto ha portato e quali reati in violazioni della Legge comunitaria nasconde in sé (riciclaggio, ricettazione, autoriociclaggio, occultamento informazioni finanziarie di valenza internazionale e pubblica, falsificazione documenti finanziari ufficiali etc…).

Arrivati sin qui credevamo che sarebbe stato doveroso elencare i doveri dei Commissari della Legge e dei Dirigenti il Tribunale ove operano, oltre che rispetto alla LEGGE QUALIFICATA 30 ottobre 2003 n.145* (vedi nota), anche in base al codice di Condotta (sempre ricordando come comunque tutti coloro che si trovano coinvolti nell’affair sono di fatto avvocati con quanto già apparirebbe in violazione al Codice deontologico della loro professione e già segnalato in recente articolo in merito alla Presidenza attuale di BCSM (anch’essa in mano ad avvocato).

Il problema però è che, a quanto pare, il Codice di Condotta per i magistrati sia ancora da venire, nonostante tre cambi della guardia in Dirigenza e le indicazioni del GRECO** (cfr nota), che si ricorda ai sammarinesi sarà di ritorno in Terra delle Libertà a Marzo.

Dulcis in fundo va annotato come a quanto sopra si aggiunga anche quanto consentito dai Giudici e da chi li dirige a chi, in buona sostanza da 12 anni, in nome di BCS e Asset e chi poi in nome di BCSM e CarispSM ha reiterato resistenza temeraria su un caso le cui evidenze, come da anni dimostrato, erano lapalissiane, con quanto ciò comporti in merito all’evidente dolosità del reiterato e alle responsabilità di chi ciò non ha perseguito pur essendo palese anche lo scopo di tali resistenze.

A voi lettori quindi trarre le conclusioni per descrivere quanti in Tribunale Unico hanno di fatto causato, soprattutto per omissione od occultamento di responsabilità di BCSM accumulate negli anni, quanto ora in sede giudiziaria europea con buona probabilità foriera di risarcimenti, sanzioni, denunce ulteriori e chi più ne ha più ne metta.

Infine una domandina:
chissà se il fatto che in BCSM e in Magistratura la maggior parte sono cittadini italiani in qualche modo si lega ai comportamenti succitati magari per ordine di chissàchi oltreconfine?

*nota:
I Magistrati devono dimostrare specifica professionalità, obiettività ed imparzialità. Nell’espletamento dell’incarico devono sempre manifestare sicura dottrina e prudente equilibrio e costantemente tenere un’irreprensibile condotta civile e morale.

**nota:
Estratti dal Quatro ciclo di Valutazione del GRECO 25 Settembre 2020
A San Marino non è ancora stato sviluppato un approccio globale all’integrità giudiziaria. A causa delle controversie che circondano la Magistratura, come evidenziato sopra, i tempi sembrano maturi per farlo. Un codice di condotta per la Magistratura non è ancora del tutto “decollato”; esso dovrà essere accompagnato da misure complementari per la sua attuazione. Si può fare di più anche per migliorare la responsabilità professionale e pubblica dei giudici; in particolare, il regime disciplinare trarrebbe vantaggio da un’ulteriore regolamentazione per garantire meglio la sua obiettività, proporzionalità ed efficacia.

Le responsabilità del Tribunale Unico su quanto ha portato la RSM in CEDU per “furto, ricettazione… e abuso processuale”

Il regalo di Natale da parte di due Congressi, una Commissione Mista e… Ciacci.

GLI AUGURI DI NATALE E IL DOMANDONE: QUANTI IN CGG SONO POLITICAMENTE RESPONSABILI DI CIÒ CHE VEDE LA RSM A DOVER RISPONDERE IN CEDU PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ DI CITTADINA ITALIANA ED UE E, CHISSÀ, DI FALSI DOCUMENTALI FINANZIARI?

di redazione

La redazione di Segreti di Banca, nell’augurarVi Buone Feste, si domanda e domanda ai sammarinesi, come faccia un soggetto politico, informato sin dal 2018 quando fu Capitano Reggente – poi da Consigliere, da membro della Commissione Finanze, indi come commissario della Commissione d’Inchiesta sul Dissesto Bancario, in merito a quanto di fatto ha condotto la RSM in CEDU per violazione del Diritti di Proprietà e Abuso Processuale nonché degli strani giochetti di BCSM -, a proporre il proprio partito quale alternativa di Governo, visto che è ed era parte integrante dello stesso sistema omertoso che ha portato, a braccetto con i propri “consigliori” italiani, la Repubblica dov’è ora.

Ciò considerato che all’interno dello stesso Partito o di transfuga dallo stesso, di informati su fatti e probabilmente responsabili, quantomeno di omissioni di denuncia o peggio se Consiglieri eletti, parrebbe essercene più d’uno. Come del resto tra praticamente tutte le compagini di Governo e di opposizione attuali. Così come quelle che li hanno preceduti. Nonché addirittura i componenti della Commissione Mista italosammarinese, visto di quanto è stato abbondantemente informato l’allora Coordinatore italiano e Presidente Ivan Scalfarotto, come da penultima immagine in calce a questo breve appunto che si spera chiarificatore di responsabilità evidentemente condivise (come correttamente fatto notare in CGG dall’On Teodoro Lonfernini quando ha sottolineato come il “sistema” facesse comodo a tutti”, a cui aggiungiamo che magari quel tutti arrivava ben oltre i confini di Stato).

Ultima immagine in fondo all’articolo dedicata allo screenshot di quanto la Commissione Mista si era impegnata a fare ma a quanto pare decisamente disatteso, visto quanto in CEDU e quanto comunicatogli ben prima che venisse pubblicato sul sito della Corte Europea che il caso in Europa era già in pendenza di giudizio dal Settembre 2020, n’est pas?…

Si ricordino al proposito le roboanti dichiarazioni del Presidente della Commissione (come già scritto informato PERSONALMENTE di quanto in atto in violazione di Diritti di cittadina italiana ed UE dal 31 Ottobre 2020 che però il 23 Novembre dello stesso anno, addirittura dopo la riunione di fine ottobre 2020 della Commissione stessa – dove lo stesso Scalfarotto aveva dichiarato: “Creiamo un processo di continuità per risolvere i dossier aperti tra Italia e San Marino” -, relativamente a quanto denunciato in Procura a Roma e Rimini dall’Ambasciatore in loco Guido Cerboni allora appena “sostituito” e dallo stesso indicato tra i dossier da discutere tra i due Paesi) che pare però non abbiano avuto il seguito immaginato, vista la questione cui deve rispondere la RSM alla Corte Europea in merito alla violazione del diritto di concittadina dell’ex Sottosegretario, in caso che oltretutto come egli era stato informato si sapeva contenesse prove di falsificazioni di documenti finanziari Ufficiali dello Stato della RSM di interesse pubblico ed internazionale:
Vogliamo imprimere un deciso cambio di passo alla nostra relazione, sistematizzando e aggiornandone i numerosi dossier, collocandoli in una logica di collaborazione strategica, strutturata e costante, anche in vista del futuro accordo di associazione che San Marino sta negoziando con l’Unione Europea. La mia presenza a San Marino a solo un mese dalla riunione della Commissione Mista testimonia la ferma volontà del governo italiano di avanzare rapidamente verso la risoluzione delle questioni pendenti, per poi avviare una fase di collaborazione a tutto campo, in tutti i settori di attività

Il regalo di Natale da parte di due Congressi, una Commissione Mista e… Ciacci.

Dissesto Bancario: ci sono responsabilità specifiche delle Governances di BCSM?

di redazione

Considerato quanto alla Relazione della Commissione Consiliare d’Inchiesta e quanto si evince dal sito ufficiale di BCSM su LE FUNZIONI DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO, nonché quanto alle dichiarazioni della sua attuale Governance in carica dal Maggio 2018, si domanda ai lettori di rileggersi, “col senno di poi”, sia quanto da anni pubblicato da questa redazione, sia gli articoli apparsi sull’informazione locale negli ultimi mesi e riportati in calce, magari tenendo conto di quanto tempo è passato dopo l’ultima apparizione dell’attuale Presidente di BCSM in Terra delle Libertà (sic) e quanto è accaduto in ambito finanziario da Luglio scorso.

Ovvero si chiede, come suonano oggi le parole di chi in BCSM avrebbe dovuto fare determinate cose ma, non solo pare non le abbia fatte, addirittura pare proprio, sin dalla gestione Clarizia/Giannini passando poi per i Grais/Siotto/Savorelli ed arrivando fino ai giorni nostri, sembrerebbe aver sempre ostacolato la giustizia e la trasparenza su quanto in atto.
Ad esempio con risposte menzognere ad Esposto ufficiale o, più recentemente, a parte altre dichiarazioni decisamente improvvide, attraverso la illegittima LCA di Asset Banca, tolta di fatto dai giudizi pendenti presso il Tribunale Unico sulla stessa e Banca Commerciale contenutavi che, “forse”, avrebbero consentito già a fine 2017 di capire quanto oggi svelato dalla Commissione Consiliare e relativo alla stessa Asset e, soprattutto, alla sua “farcitura”. Senza contare le risposte MAI date da BCSM a chi rivendicava diritto palesemente violato.

Ovviamente ogni risposta eventuale va data tenendo conto che ogni Governance, oltretutto è stata in mano a professionisti che, a parte la Legge e quanto relativo allo Statuto della banca, avrebbero dovuto rispettare anche il codice deontologico professionale. Cosa che però sembrerebbe essere stata disattesa in toto negli anni.

Ad esempio, considerato quanto di cui la Presidente attuale è stata informata – addirittura dalle Autorità del suo Paese, l’Italia, ora oltretutto chiamata a prendere posizione in CEDU sul caso ora a giudizio 35511/20 che vede BCSM tra i maggiori responsabili di quanto oggi davanti alla Corte europea – e quanto messo in atto o non messo in atto pur se dovuto. Già perché, nel caso specifico, essendo la professionista avvocato, il Codice deontologico ForenseGazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2018 ) reciterebbe all’Articolo 2 in merito alle norme deontologiche e il loro ambito di applicazione

  1. Le norme deontologiche si applicano a tutti gli avvocati nella loro attività professionale, nei reciproci rapporti e in quelli con i terzi; si applicano anche ai comportamenti nella vita privata, quando ne risulti compromessa la reputazione personale o l’immagine della professione forense.

O, all’Articolo 4, in merito alla Volontarietà dell’azione

  1. La responsabilità disciplinare discende dalla inosservanza dei doveri e delle regole di condotta dettati dalla legge e dalla deontologia, nonché dalla coscienza e volontà delle azioni od omissioni.
  2. L’avvocato, cui sia imputabile un comportamento non colposo che abbia violato la legge penale, è sottoposto a procedimento disciplinare, salva in questa sede ogni autonoma valutazione sul fatto commesso.

e, considerate le più avanti elencate funzioni della Banca Centrale della Repubblica di San Marino in base allo Statuto e altre disposizioni normative, parrebbe proprio che chi responsabile del funzionamento dell’Ente a vigilanza del sistema bancario non abbia fatto il suo dovere sin da tempi atavici, in un gioco di coperture reciproche tra chi lasciava l’incarico e chi lo assumeva.

Va da sé che prima di questa Governance, i Codici deontologici da rispettare fossero magari quello dell’Ordine dei Commercialisti che, comunque, anch’esso all’Articolo 2 recita:
Il comportamento del professionista, anche al di fuori dell’esercizio della professione, deve essere irreprensibile e consono al decoro e alla dignità della stessa. Ogni condotta che costituisce violazione di obblighi estranei allo svolgimento dell’attività professionale comporta responsabilità disciplinare qualora sia tale da compromettere, per modalità e gravità, la fiducia dei terzi nella capacità del professionista di rispettare i propri doveri professionali. ” Oltre che s’immagina avesse importanza anche quanto stabilito dalla Banca Mondiale di cui fu membro lo svizzero Grais e dalle regole che regolano i comportamenti degli Advisor internazionali, titolo di cui si fregia, se non gli fossero bastate quelle dello Statuto di BCSM.

In merito ai doveri disattesi, la responsabilità delle Governances di BCSM vengono supposte visti soprattutto i reati documentati anche da decreto di Giudice, oltre che dalle Autorità italiane e già presente in Tribunale Unico dal 2016. Atto quest’ultimo addirittura basato su certificazioni di Commissario della stessa BCSM, ivi depositati nel 2015.
Senza poi contare quanto ai già citati reati commessi dalla stessa BCSM a partire dalla Lettera di Giannini in risposta a Esposto ufficiale che, di fatto, a generato quanto ora in CEDU e di cui l’attuale Governance è ben al corrente, così come delle mancate risposte della gestione Grais, grazie anche a comunicazioni ufficiali provenienti dal Governo italiano tramite il suo emissario in loco l’Ambasciatore Cerboni.

Ecco quindi le funzioni di BCSM sopracitate e qualche altra considerazione:

  1. VIGILANZA SUL SISTEMA FINANZIARIO
    La Banca Centrale esercita un controllo sui soggetti vigilati e sulle attività da essi svolte; a questo scopo emette propria regolamentazione, richiede statistiche periodiche e dati qualitativi, effettua ispezioni on-site. In casi di temporanei squilibri di liquidità la Banca Centrale interviene con propri prestiti, adeguatamente garantiti, al fine di salvaguardare la stabilità degli intermediari finanziari. La funzione di autorità di vigilanza è svolta tenendo conto della finalità di tutela del risparmio che lo Statuto assegna alla Banca Centrale.

Relativamente a quanto sopra si noti come sia dalla relazione della Commissione Consiliare, sia in quanto documentato alla Presidente attuale di Banca Centrale come detto anche dal Governo italiano, tramite l’Ambasciatore d’Italia dott. Guido Cerboni che lo rappresentava in loco, è evidente come BCSM non esercitasse questa funzione primaria o lo facesse magari solo “a singhiozzo” (a seconda di chi richiedeva e/o necessitava di controlli seri).

2. STATISTICHE MONETARIE, FINANZIARIE, CREDITIZIE E VALUTARIE

La Banca Centrale cura la raccolta di dati statistici e altre informazioni dai soggetti vigilati; tale attività avviene sia con frequenze prefissate sia con criteri case-by-case. I dati ricevuti, dopo fasi di verifica e validazione, alimentano statistiche interne, utilizzate ai fini di vigilanza, oppure vengono aggregate per statistiche destinate alla pubblicazione, ovvero sono elaborate e inviate a referenti internazionali e inserite nelle statistiche sui vari sistemi finanziari mondiali.

A proposito di quanto appena scritto, ci si chiede dunque come questa attività potesse essere svolta correttamente, considerate le ormai arcidenunciate certificazioni esterne di bilancio tra l’Ente di vigilanza Banca Centrale e le controllate Banca Commerciale Sammarinese ed Asset Banca prima, nonché con CarispSM, in cui BCSM ha di fatto riversato le prime due, poi.

A tutto ciò, oltretutto, si sommi il fatto che considerando il metodo con cui i dati venivano raccolti dal medesimo Audit (BDO Italia) nello stesso periodo (2010-2014), per tutte e tre le banche, che farebbe propendere per un’impossibilità a formare con essi formassero Bilanci legittimi da:
“utilizzare ai fini di vigilanza, oppure aggregati per statistiche destinate alla pubblicazione, ovvero elaborati e inviate a referenti internazionali e inserite nelle statistiche sui vari sistemi finanziari mondiali.
Figuriamoci gli ultimi Bilanci che in maniera più o meno diretta si collegano anche a falsità riportatevi relativamente proprio alla LCA di Asset e ai tempi di accesso allo Stato Passivo nonché formati con dati raccolti da chi certificava i conti di CarispSM e BCSM in conteporanea (AB&D di Mario Stolfi).

Infine, prima di buttarsi a capofitto nelle parole di chi anche ultimamente da BCSM predicava bene ma che, da quanto rappresentato dal riferito dalla relazione della Commissione Consiliare d’inchiesta e da quanto accaduto con la presentazione dell’opposizione alla rimessa “in bonis” di Asset, pare razzolasse e continui a razzolare diversamente, ci chiediamo se, visto quanto esposto e quanto ora caso CEDU, il dichiarare in veste di Presidente di Ente di Stato quanto sotto riportato al Questore di Roma (in denuncia ricca di “imprecisioni” e falsi documentati) – onde forse cercare di intimidire il nostro collaboratore Stefano Davidson, utilizzando oltretutto la propria posizione di predominanza, sia comportamento corretto o meno (La dichiarazione resa per detta denuncia inizia infatti specificando “La sottoscritta Avv. Catia Tomasetti, nata a Omissis e residente in Omissis, in proprio e quale Presidente della Banca Centrale di San Marino con sede legale in… etc…” ) – possa anche questo essere osservato con occhi diversi tenendo conto dei nodi ormai arrivati ufficialmente al pettine in RSM ed in CEDU.

Giusto per fare un esempio ecco una delle tante asserzioni discutibili in quell’Atto in cui si cercava di deresponsabilizzare la Banca e i suoi gestori, addirittura agli occhi di Ufficiale di Polizia Giudiziaria italiana:
A fronte della segnalazione del Davidson, benché fossero passati diversi anni dai fatti, la sottoscritta decideva comunque di verificare se si potessero ipotizzare responsabilità di sorta, ascrivibili all’operato Banca Centrale. La scrivente pertanto disponeva la realizzazione di un audit, dal quale poi emergeva: (i) che la ricostruzione dei fatti fornita dal Davidson era parziale e (ii) che in ogni caso Banca Centrale non aveva alcuna responsabilità circa quanto accaduto.

E oggi sappiamo che invece, dopo la relazione della Commissione Consiliare d’inchiesta sul dissesto bancario e quanto in mano alle Autorità Giudiziarie Europee, nonostante l’arrampicata sugli specchi appena letta, il tutto sia valutabile esattamente in modo diametralmente opposto da come sino ad oggi è stato considerato in BCSM dai vari che si sono susseguiti in Presidenza, Direzione e Consiglio Direttivo.

Poi, proseguendo e giusto per dare poi anche un’altra idea di quanto forse l’essere “in alto” rarefà l’ossigeno al cervello vista anche la risposta di BCSM del 2016, sopra pubblicata, annotiamo addirittura un’ulteriore affermazione, dove in questo caso l’attuale Presidente non si comprende come possa addirittura fare da giudice, nonostante esistesse già in Tribunale Unico da anni decreto di giudice “vero”, a comprova dell’opposto di quanto da lei asserito davanti a Ufficiale di Polizia Giudiziaria e alla faccia della probità deontologica richiesta.

“la sottoscritta riteneva che l’accanimento del Davidson nei confronti della medesima fosse finalizzato a indurre la scrivente a convincere i competenti organi di Banca Centrale a pagare un indennizzo ASSOLUTAMENTE NON DOVUTO nei confronti della GMMC”

Ma in fondo anche Mario Giannini ad Esposto Ufficiale rispose che NON ESISTEVANO PROBLEMI NEL CASO GMMC SEGNALATOGLI SALVO FORSE QUALCOSA A LIVELLO CIVILISTICO, e ciò lo affermò nonostante quanto invece di penalmente rilevante ed ignorato, fosse di una gravità enorme:
furto di denaro a cliente da parte di funzionari di Banca vigilata a questo punto seguito da circa almeno 5 anni di quanto pare ricettazione o autoriciclaggio.

Qui sotto, per chiarezza, quanto comunque scritto dal Giudice Morsiani nel decreto relativo al denaro succitato e tutt’ora trattenuto indebitamente in RSM a causa anche di BCSM (che ha accumulato e reiterato responsabilità sul caso sin dal 2010) in quello che pare addirittura un comportamento scientemente doloso e persecutorio nei confronti di cittadina italiana ed UE.

emerge tuttavia che OMISSIS, come comprovato nel caso di specie, ebbe un rapporto di collaborazione con Banca Commerciale Sammarinese nell’ambito della quale fu in condizione di gestire le posizioni finanziarie di clienti della Banca, in forza di deleghe risultate in taluni casi formalmente irregolari, incontrando nella compiacenza di funzionari – non più precisamente identificabili in relazione a specifiche responsabilità, che appaiono condivise a livello direttivo – ripetute agevolazioni alla propria operatività, quantomeno — omettendo specifici oneri di verifica – non eccependo sistematicamente le irregolarità che, anche da un punto di vista meramente documentale, potevano emergere rispetto all’operato di OMISSIS su rapporti intestati a terzi è chiaro che il caso di OMISSIS, e le univoche indicazioni che emergono a più riprese dalla documentazione raccolta nella corrente istruttoria, evidenzia il ripetuto coinvolgimento nelle singole operazioni di funzionari che, può sostenersi, dovessero all’epoca essere a conoscenza del tipo di operatività consentito a OMISSIS; in particolare, non risulta che l’Istituto, a fronte delle evidenti irregolarità riscontrate anche a distanza di tempo, abbia mai eccepito al OMISSIS l’operatività di investimento, apparentemente per conto di terzi, in evidente conflitto di interessi, rispetto a prodotti finanziari apparsi (e divenuti) ad alto rischio che, a diverso titolo, consentivano allo stesso OMISSIS di pervenire a remunerazioni integrative (vuoi a titoli di provvigioni, vuoi per l’ipotesi di una diretta partecipazione ad utili non tuttavia documentalmente dimostrata dalle risultanze di indagini); in alcuni casi, e senza adeguate giustificazioni, OMISSIS ha operato — come emerso nelle circostanze in esame – direttamente trasferimenti a proprio immediato vantaggio economico (come risulta dagli accrediti sopra descritti a favore del dossier titoli a sé intestato).
Appare in sostanza attendibile la prospettazione in denuncia, così come vede OMISSIS
responsabile di avere carpito la fiducia di OMISSIS, operando con raggiri ed artifici (…) traendo profitti diretti ed indiretti dalla disponibilità di somme da impiegare in investimenti di carattere finanziario; (…) nessuna efficace e tempestiva informazione sia stata resa a OMISSIS rispetto all’impiego dei fondi in operatività ad alto rischio, e ciò perché OMISSIS si è avvantaggiato della fiducia carpita nel momento in cui ha potuto introdurre OMISSIS nella clientela di Banca Commerciale Sammarinese, nell’occasione dell’operazione immobiliare di interesse della stessa OMISSIS, operando successivamente con libertà (che appare) inconsueta ed ingiustificata su fondi e disponibilità altrui ed in assenza di comprovata legittimazione.

E non ci pare vada aggiunto altro.

Chiarito quindi quanto sopra, rileggetevi pure allora come suggerito all’inizio dell’articolo e riportato qui sotto, quanto veniva “spacciato” da BCSM recentemente (al di là del falso mezzo stampa prodotto per negare quanto poi palesatosi e relativo ai Servizi Segreti italiani https://www.libertas.sm/san-marino-banca-centrale-su-presidente-tomasetti-e-servizi-segreti-italiani/ https://giornalesm.com/san-marino-la-tomasetti-non-parlo-mai-con-i-servizi-segreti-di-marco-severini/) e chiedetevi se alle parole sono seguiti i fatti e se l’operato di chi ha comandatto quel vascello ora anch’esso sugli scogli CEDU insieme alla RSM di cui è Ente non sia invece da perseguire con rivalse ad hoc da parte del popolo gabbato .
E, nel caso, quali sarebbero stati questi fatti?

Un esempio? L’ultima Governance ha parlato di “Rafforzare il capitale e integrità delle banche i fattori chiave per cogliere le sfide del sistema finanziario” (cfr link qui sotto) ma, secondo voi lettori, significava di fatto non vigilare, portare il Paese in giudizio CEDU per violazione di proprietà privata di cittadina UE e mettere in LCA una banca scomoda che ne conteneva un’altra scomodissima?
Significava arrivare ad una relazione Consiliare in cui si ammette quanto in atto a San Marino dagli anni ’90 e al cui proposito ricevo una nota* che troverete sotto alle manfestazioni di BCSM da rileggere con occhi nuovi?
Significa vedere arrivare il GRECO a Marzo con la situazione finanziaria/politico/giudiziaria in queste condizioni?

Mah?

https://www.sanmarinortv.sm/news/economia-c5/tomasetti-rafforzare-il-capitale-e-integrita-delle-banche-i-fattori-chiave-per-cogliere-le-sfide-del-sistema-finanziario-a212235

https://www.sanmarinortv.sm/news/economia-c5/bcsm-tomasetti-difende-scelte-e-risultati-abbiamo-tolto-san-marino-dall-isolamento-in-un-lavoro-di-squadra-a207977

https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/bcsm-senza-riscontro-voci-di-presunte-inadempienze-del-sistema-bancario-e-di-banca-centrale-a202783

*nota:
“Giustamente la Commissione ha inquadrato l’inchiesta sulle banche nella situazione in cui si trovava il Paese nella seconda metà degli Anni Novanta.Il sistema concessorio consentiva al Congresso di Stato di autorizzare licenze di ogni tipo, senza regole e senza controllo.E’ chiaro che tale sistema è stato la madre di tutte le corruzioni e di tutte le ruberie il cui ammontare è sicuramente il doppio di un Bilancio dello Stato annuale.Nel 1996 è stato depenalizzato il reato di evasione fiscale, ma anche di frode fiscale, mentre era in vigore l’Accordo Valutario con l’OCSE potenziato da uno scambio di lettere tra governo e OCSE che sanciva la promessa di contrastare fenomeni distorsivi. Ma, per tutelare gli evasori e i frodatori, il governo si attirò le ire dell’Italia che nel luglio 1997 bloccò i confini con l’assedio della Guardia di Finanza con l’intenzione di smascherare i traffici commerciali. Nel 1999, l’Italia inserì San Marino nella lista dei paesi a fiscalità privilegiata in merito alle persone fisiche che l’anno successivo fu estesa alle persone giuridiche. Nonostante ciò, tra il 1999 e il 2003 furono concesse 8 nuove licenze bancarie e 18 finanziarie.I rapporti con l’Italia diventarono sempre più difficili, ma il governo tirò dritto perché qualcuno intascava tangenti a getto continuo. La piazza finanziaria si realizzò soprattutto per i destinatari delle tangenti i quali spostavano le loro ricchezze all’estero, mentre spadroneggiavano con largo consenso all’interno. Qualcuno ha scambiato il susseguirsi di tanti governi per instabilità politica, ma in realtà è stata una lotta furibonda per mettere le mani sui soldi.Lo spaccato descritto dalla Commissione d’Inchiesta è ben strutturato e serve a comprendere quanto è avvenuto negli anni successivi, oggetto dell’inchiesta decisa dal Consiglio con la Legge Costituzionale n.2 del 14 giugno 2019.”

Dissesto Bancario: ci sono responsabilità specifiche delle Governances di BCSM?

Dissesto bancario e CEDU: ma la Commissione Mista italosammarinese dov’è?

Quando si dice “darsi di gomito”… ma, del resto, era prima che certe cose arrivassero in giudizio CEDU.

COME MAI ANCORA NESSUNO IN RSM HA ANCORA CHIESTO CONTO QUANTOMENO DELLE AFFILIAZIONI O DELLE FREQUENTAZIONI ITALIANE DEI POLITICI, A QUANTO PARE, RESPONSABILI DEL DISSESTO BANCARIO SAMMARINESE INSIEME AI GRANDI DEBITORI, DAGLI STESSI FORSE TROPPO PROTETTI FINO AD ORA?

di redazione

CSDL: “inascoltabili le accuse reciproche degli esponenti dei partiti, che si rimpallano le responsabilità, specialmente dopo aver scoperto che una trentina di politici hanno beneficiato di finanziamenti bancari non restituiti. È inaccettabile che non si sappiano i loro nomi, così come quelli dei grandi debitori.

Vero, soprattutto perché basterebbe leggere quanto denunciato da anni da queste pagine per capire la collusione totale da parte di di decenni di maggioranze ed opposizioni nei Consigli Grandi e Generali e il gioco delle parti praticato alla faccia di chi (pochi) del “sistema” non usufruiva o ai danni di chi era costretto ad assoggettarvisi perché comunque in famiglia aveva qualcuno che di riffe o di raffe ne aveva usufruito. Di fatto qualcosa di molto simile alla realtà clientelare italiana certo ma, viste le microdimensioni della RSM, molto più radicata in profondità e divenuta endemica allo sviluppo sociale.

Ora però andrebbe capito chi poteva avere vantaggio, il cui prodest dunque, da un enclave ancora finanziariamente ancorato a comportamenti ben lontani rispetto ai previsti da Trattati internazionali firmati e ratificati oltre che a Convenzione Monetaria che regola oltretutto l’utilizzo dell’Euro da parte della RSM. Per farlo pare evidente basti salpare il “palamito” gettato dalla Commissione Consiliare d’Inchiesta e anche di là dal confine e sicuramente vi si troveranno tanti pesciolini attaccati e si ha fortuna anche qualcuno di quegli squali che certi morsi hanno datto alla RSM come, a quanto pare, nel caso Varano. E quale barca meglio della Commissione Mista potrebbe prendere il mare, pardòn, il monte per darsi al recupero del pescato? Come mai nessuno l’ha ancora chiamata in causa?

Eppure che i membri della stessa siano informati addirittura anche di quanto NON RIPORTATO dalla Commissione Consiliare nella relazione in merito alle comuni e contemporanee certificazioni dei conti di BCSM, Asset e Banca Commerciale Sammarinese da parte di BDO Italia (e a tal proposito nessuno che abbia chiesto neppure come mai furono scelti loro? Se ci sono stati suggerimenti, che non si potevano rifiutare? Suvvia.) nonché del falso sul Bollettino Ufficiale della RSM del Maggio 2018.

Chi vivrà vedrà, sempre che la Commissione Mista non fosse in qualche modo un mezzo per proseguire quanto sopra in maniera magari legittimata formalmente visto che pare nessuno della stessa abbia nemmeno sentito la vittima di quanto da queste pagine narrato negli anni e di fatto emblema del funzionamento del Sistema San Marino, fatto di autoprotezioni e di assicurazioni anche oltre confine. Né tantomeno pare che qualcuno abbia chiamato a riferire delle proprie indagini il nostro collaboratore Stefano Davidson nonostante quanto in pendenza di giudizio CEDU nel caso per Violazione della Proprietà Privata di cittadina italiana ed UE (oltre che per abuso processuale). Caso, il 35511/20 mai neppure sfiorato dalla cronaca locale e limitrofa nonostante documentati da anni su notizie di fondamentale importanza per chiunque avesse rapporti commerciali/finanziari/economici con la RSM. Cosa che di fatto rende complice ogni redazione sull’accaduto visto che, con i propri silenzi, ha consentito così al Sistema locale, ora smascherato anche dalla Commissione Consiliare d’Inchiesta, di continuare a proliferare per almeno ulteriori sei anni dal momento che in Tribunale in RSM il furto di quanto ora argomento CEDU, nonché quanto alle certificazioni comuni dei conti era noto almeno dal 2015 quando fu decretato da commissario di BCSM.

Dissesto bancario e CEDU: ma la Commissione Mista italosammarinese dov’è?

BCSM: Il Silenzio dei Colpevoli?

di Redazione

Considerato quanto relazionato dalla Commissione Consiliare d’Inchiesta sul Dissesto Bancario sammarinese e visto quanto all’attivià di “vigilanza” attuata da BCSM che, addirittura nel caso da noi trattato negli anni ed oggi in attesa di giudizio CEDU 35511/20 come paventato in numerosissimi articoli che sarebbe accaduto se BCSM non avesse fatto il suo lavoro.

Si evidenzia il silenzio assordante della stessa Presidente in merito a quanto ormai palesato all’intera popolazione dalla relazione, nonostante quanto scaturito crei non poche domande a tanti e non pochi problemi ad altri.

Ovvero, essendo palese ormai l’attività della stessa BCSM a “copertura” addirittura di furti nei confronti di clienti delle banche dalla stessa “controllate”, consentiti così come il trattenere denaro di cittadina UE dal 2016 decretato “rubato” in atto del Tribunale Unico e nonostante le ispezioni dopo Esposto Ufficiale (2011) e quanto scoperto dai Commissari già nella successiva ispezione ordinata dal Giudice Morsiani (2015);

essendo evidente che la stessa Banca Centrale ha di fatto falsificato il Bollettino Ufficiale del Maggio 2018 relativamente al deposito della LCA di Asset Banca (che conteneva le malefatte di Banca Commerciale, nella stessa relazione della Commissione ben evidenziate) la quale, oltretutto, come ormai arcinoto, è stata messa in liquidazione in maniera illegittima, aumentando di fatto le responsabilità su quanto ora scoperchiato da parte dello Stato di cui BCSM è Ente;

non potendo negare di aver usufruito di Audit esterno (BDO Italia) a certificare i propri conti in comune e contemporanea con quelli di BCS prima e Asset poi – grazie ovviamente agli uffici e la cecità (o la distrazione e incapacità, fate voi…) del SdS Industria Arzilli – indi fare lo stesso con CarispSM nel momento che il “carico” di marciume contenuto nelle prime due fu imposto alla stessa – questa volta grazie al SdS Celli, a chi l’ha seguito Guidi (alla quale oltretutto il “vulnus” sull’accaduto fu relazionato anche dall’Ambasciatore italiano il 24 Maggio 2019) e grazie anche a chi oggi in carica (Righi) nonostante pluriinformato di quanto sopra;

viste tutte le criticità emerse dalla relazione, di cui per esempio furono informati non solo Giannini, Clarizia, Grais, Savorelli, Siotto (da parte del nostro collaboratore Stefano Davidson), ma anche l’attuale Governance documentata addirittura in maniera ufficiale dall’ Ambasciatore d’Italia (il Paese che dà a San Marino la sua quota Euro) e considerata addirittura la sparizione dei radar della Presidente che NON HA MAI RISPOSTO in una maniera che avesse una qualche sussisitenza giuridica, neppure a precise domande su quanto sopra poste dalle Istituzioni del suo Paese;

considerato che la succitata (oltre a non essere stata avvistata in RSM da tempo immemorabile) pare abbia formato in Italia addirittura atti di denuncia nei confronti del sopracitato collaboratore, basati di fatto su falsità ora palesate anche da quanto svelato dalla Commissione Consiliare. dato che quanto di cui è stato accusato il giornalista Stefano Davidson non era campato per aria ma ora è evidenza per tutti, essendo in buona sostanza confermati dalla relazione della Commissione d’Inchiesta anni di articoli sul “Sistema San Marino”;

tenuto conto che i bilanci formati con i dati raccolti in maniera “sui generis” sono poi andati a formare, con buona probabilità, il Bilancio dello Stato, con quanto ciò comporti l’eventualità di averlo utilizzato per ottenere crediti ma anche relativamente ai Trattati di trasparenza finanziaria e Convenzione Monetaria:

non sarebbe il caso che qualcuno chiedesse spiegazioni ufficiali e definitive sul funzionamento di quell’Ente che a quanto pare grazie alla propria negligenza/dolosità/necessità di sopravvivere ha per anni mentito alla popolazione e all’estero?

Infine si domanda: ma i sopra menzionati comportamenti da parte delle Presidenze e dei Consigli Direttivi di BCSM come si collocano rispetto alle leggi nazionali, internazionali e anche al solo Statuto e al Codice di Condotta di BCSM stessa?

E il/la professionista che ha ricoperto ruoli di responsabilità all’interno dell’Ente di Stato predisposto alla “vigilanza” sul sistema bancario, che è stato avvisato sui grossi problemi di cui sopra addirittura da Istituzioni del suo Paese (ove opera/operava professionalente) quali ripercussioni può avere sulle carriere dei singoli, viste le regole deontologiche di certe professioni e, soprattutto, viste le Leggi in materia soprattutto Europee, a quanto pare, costantemente e consapevolmente ignorate ?

BCSM: Il Silenzio dei Colpevoli?

CGG e Dissesto bancario: era già tutto previsto, compreso il gioco delle parti in atto in CGG

QUANDO CHI HA RESPONSABILITÀ È UN INTERO SISTEMA PAESE E NESSUNO PUÒ ESSERE CONSIDERATO SENZA PECCATO.

di redazione

Sulle responsabilità bipartisan e dell’informazione locale, relative al dissesto bancario e al mancato intervento quando quanto oggi evidente fu svelato con almeno un lustro di anticipo.

Ad esempio era il 2019 quando uscì l’articolo al link https://segretidibanca.wordpress.com/2019/08/30/san-marino-e-le-pari-omerta/ e quanto oggi di dominio pubblico era già stato abbondantemente noto. Il Sistema locale aveva però continuato con intimidazioni e censure.
Notare come gli articoli su Simone Celli in calce siano stati censurati e rimossi, così come l’articolo principale (sparito da ImolaOggi) e come le precedenti pagine di Libertas (nel 2018. Foto sotto) in cui di fatto quanto in atto in RSM per responsabilità di BCSM veniva denunciato.

Si ricordino i sammarinesi che quando da queste pagine si scrivevano certe cose e si trasmettevano all’informazione locale, da Marino Cecchetti ad esempio ,oggi fustigatore del malcostume, veniva risposto testuale ad avvocato che chiedeva pubblicazione di comunicato stampa che già allora avrebbe svelato la commistione politica/finanza/giustizia/informazione:

Da: Marino Cecchetti [mailto:mcecchetti@libertas.sm]
Inviato: lunedì 22 ottobre 2018 19:02
A: ‘Marino Fattori’
Oggetto: R: comunicato stampa

Preg.mo Avv. Marino Federico Fattori buonasera.
Faccio seguito al nostro incontro di venerdì scorso.
Abbiamo ripreso in esame con scrupolo tutta la questione.
Onestamente dobbiamo riconoscere che noi non abbiamo la struttura in grado di affrontarla con il necessario rigore e con la professionalità che merita. Per cui dobbiamo rinunciare.

Coi più cordiali saluti.

Marino Cecchetti

CGG e Dissesto bancario: era già tutto previsto, compreso il gioco delle parti in atto in CGG

BCSM e responsabilità su dissesto bancario

QUALI RESPONSABILITà SI POSSONO ASCRIVERE A BANCA CENTRALE PER LA MANCATA VIGILANZA SULLE PROPRIE ATTIVITà NONOSTANTE I CAMBI DELLA GUARDIA ALLA PRESIDENZA E ALLA DIREZIONE, finchè è ESISTITA?

di redazione

Per cui considerato quanto alla Commissione Consiliare d’Inchiesta sul dissesto bancario quanto dal nostro collaboratore Stefano Davidson richiesto a BCSM tempo fa non era qualcosa di campato per aria?

Quanto riportato poi anche qui e relativo alle stesse domande ma con particolari in più (Bollettino Ufficale falsificato tanto per dirne una) alla Governance successiva

https://www.imolaoggi.it/2019/02/08/breve-lettera-aperta-alla-presidente-di-banca-centrale-della-repubblica-di-san-marino-avv-catia-tomasett/

E come mai il perseguire da parte di un giornalista una verità ormai conclamata invece che essere oggetto quantomeno di dubbio da parte delle ultime Governances di BCSM e di conseguenti indagini, ha prodotto invece solo attacchi intimidatori al succitato nostro collaboratore?

E come mai BCSM, specie l’ultima governance allertata addirittura dall’Ambasciata d’Italia, non si era accorta di quanto invece si è accorta la Commissione Consiliare d’Inchiesta, così come si era accorto di altro il Giudice Morsiani nella sua archiviazione, tra l’altro foriera per il Paese di giudizio CEDU già in contenzioso relativamente a Violazione di Proprietà e Abuso processuale?

Visto quindi quanto agli atti in RSM, in CEDU ed in Procure italiane domandiamo:
quanto favoreggiamento o magari occultamento o altra attività illecità nel non perseguire/denunciare reati conclamati e rei, che addirittura operarono all’interno della stessa BCSM in ruoli di predominanza, sono di responsabilità di ogni governance di BCSM fino all’attuale, ciascuna un po’ più colpevole visto quanto ereditato da quelle che l’hanno preceduta e non denunciato?

E quali danni può provocare il fatto che in Corte Europea sia già presente la documentazione che di fatto dimostra come BCSM raccogliesse i dati dalle vigilate in modo “illegittimo” (Audit esterno in comune e contemporanea con le stesse) per formare poi il proprio e quello dello Stato di conseguenza in maniera del tutto sui generis?

Già perché la domanda è sempre quella, ma se viene ufficializzato in un giudizio che in RSM si scrivevano i Bilanci dello Stato “un po’ così”, BCE continuerebbe a dare l’Euro allo staterello tramite Banca d’Italia?

Crediamo non manchi molto alla risposta.

BCSM e responsabilità su dissesto bancario

UE, Commissione Consiliare d’Inchiesta e fatali combinazioni…

PERDURA L’INTERROGATIVO SULLE RAGIONI DEL SILENZIO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE D’INCHIESTA SUL DISSESTO BANCARIO IN MERITO ALLE CERTIFICAZIONI DI BILANCIO COMUNI E CONTEMPORANEE TRA BCSM E LE VIGILATE.

di redazione

Qualcuno si starà chiedendo come mai delle mancate rilevazioni da parte della Commissione in quanto relativo al sottotitolo di questo breve redazionale.

Qualcuno risponde che, se la Commissione avesse rivelato anche questo pubblicamente, la RSM avrebbe dovuto spiegare in diverse Sedi come è avvenuta la compilazione dei Bilanci dello Stato, visti i succitati dati formati da BCSM in maniera del tutto “sui generis”.

Qualcun’altro si chiede anche come faceva l’attuale governance di BCSM a non avere contezza di quanto svelato dai Commissari, visto che proprio BCSM avrebbe dovuto vigilare e, soprattutto, visto che di molte ingiustificabili nefandezze all’interno del sistema finanziario locale (e giuridico nonché politico) la stessa Presidenza di BCSM ne era stata allertata addirittura dall’Ambasciatore d’Italia, cui ancora oggi (dopo la sostituzione dell’Ambasciatore citato) pare la Presidenza debba una spegazione giuridicamente convincente, considerata oltretutto la defenestrazione (imposta o autoimposta?) del responsabile Audit interno Maurizio Sesta di cui ad oggi non si hanno notizie.

Alcuni infine si chiedono quanto l’accaduto e tutt’ora in corso, potrà costare alla RSM, viste le sconsiderate azioni di BCSM negli anni (o i suoi mancati interventi dovuti), visto il procedimento in CEDU per violazione dell’Art. 1 sul Diritto di proprietà di cittadina UE e considerate le dimostrazioni date proprio dalla Commissione d’inchiesta che ogni sospetto e accusa della vittima erano fondati. Nonché, tenuto conto di come il caso che la riguardava venne descritto dalla stessa e dal suo avvocato in loco Marino Federico Fattori, quale miniatura di un sistema criminale che coinvolgeva moltissimi in RSM ed in Consiglio Grande e Generale ma che ciò fu censurato in ogni modo dall’informazione tutta sia in loco che in Italia nonostante un incontro Istituzionale Ufficiale a Palazzo Begni il 24 Maggio 2019 tra Governo, vittima, avvocati, il portavoce dell’abusata il nostro collaboratore Stefano Davidson e l’Ambasciatore d’Italia dove ogni criticità era stata ampiuamente esposta.

Ovvero, in caso di sentenza CEDU e di verifica di tutta la documentazione lì presentata (che comprende anche il famoso Bollettino Ufficiale falsificato), sarà poi davvero così facile l’adesione all’Unione Europea di fatto presa in giro nei decenni con bilanci dello Stato redatti all’uopo “un po’ così”, grazie ad Audit complici italiani e sammarinesi?

E il ritardo della consegna della succitata relazione (sette mesi ulteriori su proroga di sei richiesta ad Ottobre che sarebbe scaduta ad Aprile) comporta responsabilità da parte dei redattori (informati e documentati oltretutto anche su quanto hanno inspiegabilmente omesso di raccontare ma che è riassunto in questo breve articolo)?

E la consegna della stessa, per caso, arriva a ridosso del termine ultimo concesso dalla CEDU alla RSM per giustificare il proprio operato ai danni di cittadina italiana e UE per una “fatal combinazione” o perchè qualcuno ha ricordato ai Commissari “redigenti” quanto rischiava la RSM?

E, dulcis in fundo, la firma del Giudice Treggiari attesa da mesi su questione sempre legata ad ASSET banca è giunta immediatamente dopo la consegna della Relazione per inspiegabili scherzi del fato o qualcuno gli aveva messo il freno in attesa di avere quanto relativo alla “banda Confuorti” e a quanto avrebbe messo in atto ai danni di tutto e tutti ad oggi pare non denunciato dalla governance di BCSM nelle sedi opportune nonostante il sodalizio dei propri Funzionari con il finanziere?

UE, Commissione Consiliare d’Inchiesta e fatali combinazioni…

Le amnesie della Commissione d’Inchiesta sul dissesto bancario sammarinese.

Gli INSPIEGABILI buchi nella Relazione della Commissione Consiliare d’Inchiesta sul dissesto bancario che lasciano basiti chi conosce la verità dei fatti

di Redazione

Leggendo la relazione della Commissione Consiliare d’inchiesta locale sul dissesto bancario, oltre al tanto contenutovi (in particolar modo relativamente a BCS, Asset, CarispSM e BCSM, compensi per consulenze ad “avvocati delle banche”, responsabilizzazioni gestionali di ogni tipo di vigilanza e commistioni politiche) stupisce l’assenza nella dissertazione del problemino creato da BCSM falsificando il Bollettino Ufficiale del Maggio 2018 e relativo comunque alla LCA di Asset (poi decretata illegittima), ovvero alla pubbicazione dello Stato passivo della medesima, nonché quanto alla pratica della comune certificazione esterna dei bilanci tra controllore (BCSM) e controllate (tra cui sempre Asset e BCS tra il 2010 e il 2014, indi con CarispSM quando nella stessa vennero riversate le prime due) che apparirebbe come un voler far tornare i conti a tutti i costi.

Questo, nonostante dei fatti in questione, in Commissione, siano stati personalmente informati e documentati a quanto risulta sia nella persona del Presidente Giovagnoli da parte dell’Avvocato Fattori, sia dal nostro collaboratore Stefano Davidson (che ne ha informato da tempo due dei Commissari, Ciacci e Zonzini). Ma quello che appare ancor più grave è che le stesse documentazioni sono state ricevute da ben due Congressi due, nonché che i chiarimenti sulla falsificazione del Bollettino siano stati chiesti addirittura da Ambasciatore italiano alla Presidenza e al Consiglio Direttivo di BCSM (a maggioranza italiana) che dal 2018 devono ancora fornire una giustificazione giuridicamente sensata.


Si ricorda infatti come le risposte pervenute da BCSM siano sempre state fumose e senza un riferimento degno di rilevanza nonostante la banca liquidata, Asset, di cui alla falsa attestazione di presentazione di Stato Passivo data sul Bollettino Ufficiale, fosse a maggioranza italiana.

A questo punto viene da chiedersi come mai la Commissione Consiliare, che ha di fatto tardato 6 mesi addirittura sulla proroga di altri sei mesi per consegnare la Relazione sul dissesto bancario, pur “raccontando anche di fatti recentissimi, non annoti nulla sull’argomento così come sui rapporti intercorsi tra Presidenza attuale di BCSM e Servizi Segreti italiani.

Ora, a quanto pare, sta per toccare alla CEDU di giudicare l’operato dello Stato nel caso da noi trattato ormai da più di sei anni e che, come avranno notato i nostri lettori, di fatto svelava già da un pezzo quanto oggi svelato dai fatti e dalla Relazione succitata anche se, al solito, un po’ come le archiviazioni di Morsiani, pare essere deciusamente farraginosa su elementi di fondaentale importanza.

Ora a quanto pare sta per toccare alla CEDU di giudicare l’operato dello Stato nel caso da noi trattato ormai da più di sei anni e che, come avranno notato i nostri lettori, di fatto svelava già da un pezzo quanto oggi rivelato dai fatti e dalla Relazione succitata anche se, al solito, un po’ come le archiviazioni di Morsiani, la stessa a noi parrebbe un bel po’ farraginosa. Oltretutto in momenti fondamentali del malcostume finanziario locale, connesso a personaggi della politica e speculatori italiani, che non sono minimamente stati stigmatizzati dai Commissari.

Le amnesie della Commissione d’Inchiesta sul dissesto bancario sammarinese.