RSM e CEDU: Quanta gente, quanta gente c’è…

ROTONDARO, Zanotti, Renzi, Celli, Guidi, Beccari, GIANNINI, Tomasetti, Gatti, Ugolini, ARZILLI, Righi, GIZZETTA, PIERFELICI ETC… e le loro responsabilità su quanto oggi al vaglio europeo PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETà DI CITTADINA UE, FALSIFICAZIONI VARIE di documenti ufficiali e mancato rispetto di quanto firmato in sede europea.

di redazione

Abbiamo appena avuto conferma che tra i documenti già ricevuti dalla Corte Europea ci sono anche tutte le comunicazioni e carteggi relativi alle apparenti inazioni dell’Ambasciatrice in Italia Rotondaro e del Console Zanotti, quanto alle apparenti menzogne dell’ex SdS Renzi, smentito nelle sue comunicazioni dalle dichiarazioni dell’ex Dirigente del Tribunale Guzzetta in presenza di Ambasciatore d’Italia Vicario Amerini e di altri tre testimoni di cui due legali sammarinesi.

Oltre a ciò, al Giudice EDU pare sia giunto anche tutto quanto relativo a responsabilità BCSM, dagli albori della vicenda, comprese le dichiarazioni, le azioni e, soprattutto, le non azioni dell’attuale presidenza e di quella ai tempi dell’esposto da parte di chi poi costretto ad arrivare in CEDU dopo 12 anni di “giochetti”.

A questo si aggiunga il numero di SDS informati dei fatti da tempo immemore e ad a oggi immobili, addirittura in una risposta, dovuta, ma che l’avvocatura (già responsabile di buona parte di quanto in atto da circa tre anni, visto quanto all’incontro ufficiale a Palazzo Begni del 24 Maggio 2019 i ritardi e le mancate azioni in merito) nonostante solleciti pare non voler dare, con quanto ciò comporti ulteriormente per un giudizio che, visto quanto depositato ad oggi e anche da questa redazione fornito, parrebbe già scritto.

Giungono nel frattempo voci della presentazione di una nuova denuncia dei fatti in oggetto sempre alla Corte Europea, ma per violazione di altri articoli differenti da quanto alla Proprietà Privata ed Equo Processo di cui già deve rispondere, nonché una pesante denuncia di quanto provocato dalla RSM con le resistenze relative al caso in tempo di pandemia, in netto contrasto con gli evidenti diritti umani e le relative violazioni derivanti dall’impossibilità di scelta di cura proprio a causa dei comportamenti marchianamente delittuosi della e nella RSM messi in atto da numerosissimi attori locali ed italiani nella vicenda, tra i quali pare esista addirittura un’ipotesi di autoriciclaggio.

Prossimi aggiornamenti.

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